In una comunità dove la vita era scandita dal trascorrere delle stagioni, c'era un tempo compreso fra la raccolta e l'ammasso del grano e l'inizio della vendemmia, corrispondente approssimativamente con il mese di agosto. In questo lembo estremo della Sicilia, nei pressi di Capo Boeo, la gente, al calare del sole, si riuniva nelle aie e trascorreva il tempo ascoltando un racconto ('u cuntu) che veniva riproposto (ricuntatu) nelle sere o negli anni successivi.

Gli abitanti del baglio ('u bagghiu), nucleo di case con un cortile al centro, vi partecipavano con entusiasmo, in una sorta di rituale che serviva ad ingannare il tempo e ad avvicinare le persone che condividevano emozioni e sentimenti.

L'autore è Antonio Licari, medico, scrittore, poeta, che vive e lavora in Sicilia. Interverranno:

• l’Assessore Francesco Marchese, Dirigente dell’Istituto Comprensivo “M. Nuccio”
• il Dott. Claudio Gulotta, Dirigente dell’Istituto Comprensivo “A. De Gasperi”
• il Professore Salvatore Vecchio, Direttore della Rivista “Spiragli”.

A tutti.

Gratuito.