Mothia e il suo Giovinetto

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È una statua in marmo, risalente al 450 a.C.- 440 a.C., conservata al Museo Whitaker dell'isola di Mozia, presso Marsala, all'interno del territorio del Libero Consorzio comunale di Trapani.
Indirizzo Contrada Birgi Vecchio, 436/A, 91025 Marsala TP, Italia
Punti di contatto
Cap 91025
Modalità di accesso

Per vedere la statua bisogna dirigersi sull'siola di Mozia e successivamente visitare il Museo Whitaker.

Costi

Va acquistato sia il biglietto del traghetto per arrivare sull'isola di Mozia e  il biglietto per il museo: 10,00 € per gli adulti, 6,00 € per gli studenti e gratuito per i bambini fino ai 5 anni.

Orari

Tutti giorni

  • Dal 1 aprile al 31 ottobre dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 19​:00
  • Dal 1 novembre al 31 marzo dalle 9:00 alle 15:00.

All'interno della Riserva Naturale Orientata dello Stagnone di Marsala (1984), di fronte alle storiche Saline Ettore Infersa, si trova uno dei siti archeologici più importanti al mondo: Mozia (Mothia, Motya).Fondata dai Fenici intorno all’VIII sec a.C., sulla piccola isola di San Pantaleo, sita tra la terraferma e l’isola Longa, Mozia divenne una delle più floride e conosciute colonie fenicie del Mediterraneo. 

La Casa dei Mosaici si trova lungo la costa sud-orientale dell’isola. Il pavimento in mosaico di ciottoli bianchi, grigi e neri raffigura degli animali e fa parte di un edificio non ancora completamente riemerso alla luce.

Il Kothon corrisponde ad una piscina sacra adiacente ad un Tempio (Scavi condotti dall’Università La Sapienza di Roma tra il  2002 e il 2010. Il Tofet è un’area sacra dedicata al dio Baal Hammon che si estendeva tra le mura e la costa settentrionale. Vi si trovano numerose steli e cippi.

La Necropoli arcaica è una vasta zona a nord dell’isola le cui tombe erano scavate nella roccia o nella terra. Questa zona fu attraversata successivamente dalla cinta muraria che ne lasciò fuori alcune tombe .
La Strada sommersa serviva a collegare l’isola alla terraferma. Tramite questa unica via venivano trasportate con grandi carri le merci e i raccolti.  Lunga 1,7 km e larga 7 metri  fu realizzata nel VI secolo a.C

. La Cinta muraria è lunga 2,5 km e cinge l’intera isola, al vostro arrivo potrete scorgerne sulla destra il primo tratto. Il Santuario del Cappiddazzu è un’area sacra costruita all’interno delle mura dove probabilmente venivano effettuati sacrifici. L’ingresso alla città avveniva attraverso tre porte poste a circa 22 metri di distanza tra loro.

La Porta Nord molto probabilmente riportava sulla sommità il blocco di pietra raffigurante dei leoni conservato nel Museo Whitaker. La Casermetta si trova tra la Casa dei Mosaici e la Porta Sud ma di questo edificio non si conosce l’uso che ne veniva fatto. 

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